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La storia

La riscoperta delle Alte Terre

Tra il XII e il XIII secolo i Walser si spostarono a piccoli gruppi dalla loro terra natale, iniziando un lento processo di colonizzazione delle Alte Terre (espressione con cui si indicano le regioni di montagna vissute dall’uomo). In accordo con i signori proprietari di quelle terre, vi si insediarono per dissodarle e renderle fertili.

I terreni incolti a loro destinati avevano caratteristiche tali che nessuno, prima di loro, era riuscito nell’impresa di sfruttarli: solo la caparbietà e la capacità di adattamento di questo popolo poterono mitigare la natura impervia di quei luoghi.

I Walser trasformarono le Alte Terre da luogo aspro fruibile solo in estate ad ambiente abitabile tutto l’anno, dove poter costruire fissa dimora.

Lo sfruttamento del territorio praticato dai Walser, equilibrato, discreto e dedito esclusivamente all’autosufficienza, ben si addiceva alla durezza tipica di quelle altitudini.

Ma chi sono?

Popolazione di origine germanica, negli ultimi secoli del medioevo i Walser, divisi in piccoli nuclei, si spostarono dal Vallese, loro terra natale, e formarono insediamenti permanenti al sud del Monte Rosa, nei Grigioni, nel Voralberg, sino alle estremità dell’Alta Savoia, dell’Oberland Bernese, dell’Alto Ticino e del Tirolo.

Il nome Walser è la contrattura del termine tedesco Walliser, ovvero “vallesano”, abitante del Canton Vallese. Questo nome è giunto fino a noi dallo scritto Homines dicti Walser, datato 1319.